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UNICREDIT – UN TITOLO SOTTO LA LENTE
8 febbraio 2024
UNICREDIT
Lettura grafica e analisi dei posizionamenti monetaria relativi alla scadenza Trimestrale Marzo 2024
Il grafico dei prezzi ci conferma la grande forza del titolo Unicredit che ha inesorabilmente rotto tutte le precedenti resistenze. Dapprima a 23,0, successivamente a 26,6, poi a 25,5 ed infine, dopo il gap del giorno 6 febbraio, dovuto alla pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2023, ha toccato i massimi di periodo in area 29,4.
Gli indicatori tecnici confermano ancora forza nel trend primario. La Regressione Lineare è sempre sotto al prezzo e con pendenza positiva. L’Oscillatore di Rischio è ben sopra il proprio asse dello zero e, dopo una breve flessione a metà gennaio, ha ripreso la propria asimmetria positiva. Anche il percentile ci conferma che i prezzi si trovano in area di eccesso ed i volumi sono lievemente superiori alla media.
Le performance di questo titolo sono state strabilianti. Negli ultimi 365 giorni hanno raggiunto un valore del +57,3% e nell’ultima settimana si sono stabilizzate con un 5,5%.
Attualmente il rendimento da dividendi è pari a circa i +6,2% e le previsioni per i prossimi tre anni si attestano intorno al +9,4%
ANALISI MONETARIA
Il 70% degli scambi sui mercati finanziari viene effettuato da Algoritmi
Nel mercato delle opzioni e dei derivati gli algoritmi operano spesso in modo univoco in quanto concepiti con i medesimi input e gestiscono meccanicamente il rischio gamma di migliaia di contratti a mercato.
L’approccio monetario è basato sull’assunto per cui il mercato delle opzioni e dei derivati in genere influenza in modo sostanziale l’andamento del prezzo del sottostante, e non viceversa. Secondo questo approccio, il prezzo è semplicemente una derivata, il prezzo cioè è la manifestazione dei movimenti del denaro nel mercato.
Spesso il prezzo, per l’effetto combinato delle azioni di copertura e ricopertura, si allontana molto dal proprio Fair Value. Con l’Analisi Monetaria si individuano con precisione i Trigger operativi di queste fasi di mercato.
GRAFICO A ISTOGRAMMA DEGLI OPEN INTEREST E DELLA FUNZIONE DI RIPARTIZIONE
Il primo istogramma, partendo da sinistra, ci mostra come questo mercato ha costretto gli operatori corti di gamma sul lato call a continue e massicce ricoperture avvenute con acquisti condizionati del titolo e ingressi di put e call sugli strike coinvolti. Il primo livello di ricopertura è stato strike 24, il successivo a strike 25 e via di seguito passando per 26 e arrivando ai livelli estremi attuali di 28 e 28,5.
Attualmente le prima call nette insistono in area 29 e 30. Sono questi i livelli da monitorare con grande attenzione in quanto, se toccati, potrebbero dar luogo a nuovi squeeze da ricopertura.
Il secondo istogramma visualizza le movimentazioni di contratti avvenute negli ultimi 21 giorni di borsa. Si vede molto bene il forte ingresso di put in funzione supportiva a strike 24, 25 e 26 e la chiusura di posizioni call a strike 25 e 26. Di contro è iniziata una prima ricopertura con put e call in area 28/28,5 e sono entrati grossi cumulati di call sia a 29 che a 30 che, teoricamente avrebbero il compito di prezzo target di questo lungo rialzo.
Il terzo istogramma invece visualizza la Funzione di Ripartizione che, grazie ad una cumulata pesata relativamente a strike e quantità, ci mostra in che area si trova Unicredit.
Questo titolo si trova a ridosso di Va+80 che è posizionata esattamente in area 29. Ricordo, per chi non lo sapesse, che quando un mercato supera e rompe Va+40 tende, per effetto delle ricoperture e degli ordini condizionati, ad autoalimentare il trend. Da qua potrebbero partire le prime prese di profitto in grado di provocare il classico ritracciamento dei prezzi e che ha come target di riferimento Va+40 che si trova a ridosso di strike 26.
ANALISI DELLA VOLATILITA’ IMPLICITA E DEL RANGE PREZZATO DAL MERCATO DELLE OPZIONI
La volatilità implicita prezzata dal mercato delle opzioni disegna uno skew con una sensibile asimmetria sul lato sinistro della coda.
Attualmente la volatilità annualizzata Atm è pari a +28,32% mentre la volatilità Risk Reversal, la cosiddetta “volatilità futura”, è pari a +34.05%
DEVIAZIONI STANDARD E RANGE DI VOLATILITA’
Applicando la volatilità prezzata dal mercato delle opzioni ad una normale di Gauss ci permette di calcolare quali sono i livelli di speranza matematica elaborati dallo specialistico mercato delle opzioni utilizzando le semplici Deviazioni Standard che, con prezzo Vwap a 28,77, volatilità Risk Reversal Put a 31.32% e Call a 37.65%, prezzano un range, per ogni Ds+1 rialzista, di 1.10 punti, e per ogni Ds-1 ribassista di 1.25 punti.
CONCLUSIONI
Dalla lettura dei posizionamenti monetari potrebbe essere il momento per costruire posizioni lateral ribassiste assimilabili ad un Ratio Spread di Put coperto al ribasso. Ovvero si va a comprare lo strike appena sopra l’Atm e si vanno a vendere i primi due supporti grafici coprendo la figura con una ultima opzione comprata sul terzo supporto.
In questo modo si costruirebbe una posizione vega negativa e theta positiva, ma molto piatta piatta di gamma che potrebbe prendere profitto sia nel caso il prezzo rimanesse fermo su questi livelli per molto tempo, sia il prezzo scendesse senza però superare strike 26. In tutti i casi abbiamo una ampia area di tolleranza e di guadagno che va esattamente da 28,9 a 26,2.
In tutti i casi è una figura coperta, sia al ribasso che al rialzo, e che con pochi aggiustamenti si potrebbe riuscire a sistemare anche nel caso il mercato ci venisse contro.
Fonte: www.sunnymoney.it