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UNICREDIT – UN TITOLO SOTTO LA LENTE
ANALISI DEI POSIZIONAMENTI SULLA SCADENZA DICEMBRE
Rilevamenti del giorno 4 dicembre.
Su questa importante scadenza trimestrale, l’ultima dell’anno 2023, i posizionamenti monetari totali ci mostrano come la forza rialzista di questo titolo abbia mandato Itm un gran numero di opzioni call che erano posizionate esattamente a strike 22, 24 e 25. Questo ha costretto gli operatori a veloci ricoperture in acquisto del titolo alimentando di fatto la forza di questo titolo azionario.
La lettura del differenziale tra il 2 novembre ed il 1 dicembre ci mostra una situazione dove sono state posizionate interessanti quantità di put a 24.8 in funzione di ricopertura e contemporaneamente sono aumentate le call in area 27.2 che è inquadrabile ipoteticamente come una sorta di take profit.
Sulla Funzione di Ripartizione i prezzi, dopo aver rotto Va+40 sono arrivati esattamente su Va+70 dove oltre il 68% di call sono diventate Itm. Livello di assoluto ipercomprato lo troviamo poco sopra in area 26 dove oltre l’80% di call rischia di diventare Itm.
ANALISI DEI POSIZIONAMENTI SULLA SCADENZA MARZO
Rilevamenti del giorno 4 dicembre.
Visto che mancano ormai meno di due settimane alla scadenza Dicembre e già gli operatori stanno iniziando i primi rollover di posizione, andiamo ad analizzare anche la prima importante trimestrale dell’anno 2024.
Sul Totale degli Open Interest si vede molto bene come questo titolo sia stato supportato da discreti movimenti di put sotto al prezzo sia in area 16, sia in area 20 e 22. Attualmente gli operatori sono stati costretti ad azioni di ricopertura su strike 24 ed hanno movimentato un gran numero di call a strike 26 che potrebbe rappresentare la prima area di forte resistenza.
Negli ultimi 21 giorni è evidente il forte ingresso di call proprio su area 26 mentre sul lato put sono stati confermati i supporti esattamente a strike 24.
La Funzione di Ripartizione ci mostra comunque che su Marzo non siamo ancora arrivati agli eccessi della trimestrale Dicembre ed i prezzi si trovano ancora ben sotto l’area trigger Va+40 ed esattamente in una zona di parziale neutralità.
LIVELLI DI VOLATILITA’ E DEVIAZIONI STANDARD
Sul titolo Unicredit le volatilità annualizzate sulle opzioni con delta +/-0,30, le cosiddette opzioni Risk Reversal, sono al 25,41% sul lato put e al 23,40% sul lato call.
Avendo come riferimento il valore Vwap a circa 25,14 possiamo calcolare le aree di prezzo sensibili relativamente alla volatilità prezzata con frame settimanale.
Questo vuol dire che i livelli di eccesso della prima e della seconda deviazione standard settimanale si trovano esattamente a 25,96 e 26,77 sul lato rialzista e a 24,25 e 23,37 sul lato ribassista.
ANALISI GRAFICA
Il grafico dei prezzi ci conferma la forza di questo trend che, da inizio anno ha rotto per ben tre volte le proprie aree di resistenza cominciando a gennaio con area 13,42, successivamente a giugno con area 19,70 ed infine a novembre con area 23,66.
Attualmente il prezzo si trova nella parte superiore di un lungo canale rialzista ed ha formato una nuova area di resistenza a 25,30 che, se rotta, potrebbe proiettare le quotazioni verso i primi livelli target su Va+80 che abbiamo analizzato sui grafici degli Open Interest.
Le prime aree di supporto sono in assoluto molto ben definibili e si trovano esattamente nelle cosiddette zone di pull back: 23,66 – 22,99 – 24,54.
L’analisi tecnica mostra come la Regressione Lineare stia lavorando sotto al prezzo e con pendenza positiva in armonia con il Risk Oscillator che è rimasto per tutto l’anno, e lo è tutt’ora, in fase positiva insieme al Percentile che non ha quasi mai mollato gli attuali livelli.
STRATEGIA DEL MERCATO
Il mercato delle opzioni, con i continui ingressi in copertura di contratti gamma negativi sul lato call, ha contribuito massicciamente a spostare il Fair Value del titolo sulla parte alta dei prezzi.
Attualmente ci troviamo in zona di eccesso per quanto riguarda la scadenza Dicembre ma, sulla prossima trimestrale Marzo, gli operatori si sono già riposizionati nel cuore della ripartizione definendo di fatto una situazione ancora rialzista ma con nuovi livelli di interesse posizionati sul lato put a supporto e stop loss e sul lato call in funzione di resistenza e target profit.
La strategia disegnata dal mercato delle opzioni è comunque lateral rialzista assimilabile ad un iron condor asimmetrico dove il passare del tempo e le quotazioni che rimangono confinate in un range prestabilito tra gli 26 ed i 22 e senza picchi di volatilità, possono portare ulteriore profitto agli operatori.
Fonte: http://www.sunnymoney.it