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Opzioni e Swindle Trading: Eurostoxx50
Procediamo dunque a dettagliare una operatività in Swindle aperta il 23 gennaio.
Innanzitutto dovevamo calcolare quali erano i livelli di prezzo da monitorare.
Per il calcolo del range di volatilità abbiamo utilizzato la volatilità implicita delle opzioni near atm ed abbiamo assunto come livello market neutral il pvp cumulato a 90 giorni.
Al rialzo avevamo area 3365-3419 ed al ribasso 2717-2663.
In pratica quelle erano le zone adatte per assumere posizioni corte di vega e lunghe di delta.
Il mercato non si è fatto attendere ed ha messo a segno una serie impressionante di nuovi massimi nel mese di gennaio fino ad arrivare al giorno 23 gennaio dove ha toccato preciso il range calcolato e segnando come min/max 3344/3410.
L’occasione era particolarmente ghiotta: i prezzi, oltre ad essere arrivati al livello calcolato, avevano rotto anche la 2° deviazione standard giornaliera provocando l’impennata dello skew di volatilità sulla chain delle opzioni per l’effetto vomma.
Questa era una perfetta opportunità di ingresso in ratio spread sfruttando il vega iper prezzato delle otm ed il delta delle atm.
Sotto è graficata la posizione in ratio spread che ne è uscita fuori:
ad un primo acquisto atm di una call marzo/3400 è seguita la vendita delle call otm.
La prima vendita ha riguardato la call marzo/3500 necessaria per creare uno spread a debito dal costo di circa 460 euro.
La seconda vendita invece è stata fatta utilizzando la call marzo/3600 al solo scopo di ammortizzare il costo del precedente spread ed andando a formare una classica posizione di ratio spread o ladder.
Questo è ciò che si intende quando si parla di vendere il vega comprando il delta in condizioni di alto vomma.
Una volta aperta una posizione in ratio i parametri più importanti da monitorare per la gestione del rischio sono il delta ed il gamma.
Normalmente il calo di vega che hanno le opzioni otm dopo un corposo movimento sulle deviazioni standard permette un discreto spazio di manovra riducendo la forza del gamma e di conseguenza al delta.
Proteggere o mitigare il delta di queste posizioni non è particolarmente difficile sopratutto perchè basta una semplice mossa per passare da un ratio spread ad una butterfly, ad uno spread a debito o ad un iron condor, ovvero a figure chiuse.
Un parametro molto semplice da tenere sott’occhio sarà il delta della prima opzione venduta, quella più vicina alla comprata.
Quando il delta di questa opzione raggiunge il delta dell’opzione comprata al momento della messa a mercato è opportuno modificare l’esposizione al rischio.
Ad esempio: fissato che il delta della call 3400 acquistata al momento dell’entrata a mercato era 0.5 ed che il delta della call 3500 era 0.2 il primo paramentro da tenere sotto controllo sarà l’aumento di delta della call 3500 venduta. Se tale delta dovesse arrivare ad essere uguale o maggiore di 0.5 questo sarà il nostro primo campanello d’allarme per una corretta gestione del rischio