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FOCUS SUI PRINCIPALI INDICI AZIONARI
Dopo il crollo pesante avvenuto ieri dopo i dati preoccupanti sull’inflazione americana andiamo a vedere come si sono mossi gli operatori dello specialistico mercato delle opzioni relativamente alla sola scadenza Dicembre.
Osservato speciale è S&P500 che, nella giornata di ieri, è arrivato a rompere ben 3 deviazioni standard al ribasso, cosa che non succedeva dal 2020 in occasione del grande crollo di marzo. Quello che manca rispetto ad allora è, per adesso, solo la fuga della componente put e l”aumento dei future a copertura delle posizioni corte di gamma.
Gli operatori, nella giornata di ieri, hanno approfittato del ribasso per rinforzare ancora i posizionamenti sulla componente put con nuovi ingressi a partire da strike 3950, ma soprattutto a 3700 e 3200. Qualche call a partire da strike 4250 ma niente di particolare. Non sembrano ancora esserci particolari preoccupazioni su questo sottostante.
Su Eurostoxx50, a fronte di qualche alleggerimento di put in area 3550 e 3400, si assiste ad un nuovo ingresso di contratti esattamente a strike 3450. Call in aumento a strike 3800 e formazione di un’area di ricopertura a strike 3600.
Anche sul Dax gli operatori hanno rinforzato il lato ut con consistenti ingressi a strike 12500 e formazione di un’area di ricopertura a strike 13500. Da segnalare un ingresso di put Itm a strike 14000 e l’aumento di contratti call a strike 14500 e 14800.
Infine sul Ftsemib solo chiusure di call a strike 23000 e 24000 e nuove aperture a strike 24500. Put a partire da strike 17000 ed ampia area di lavoro lasciata vuota.