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SP500
La rottura dei minimi della congestione evidenziata nel grafico n.1 ha una proiezione verso la parte bassa dove sono stati fatti i minimi di agosto ( lo dicevo nel 3d che ogni tanto aggiorno quando ci si trova di fronte ad eventi importanti ) pero’ sappiamo bene che il mercato difficilmente scende in verticale ma esegue degli swing che possono essere sfruttati nel trading intraday , specialmente ora che la volatilità si è alzata. Chiaramente occorre allargare gli stop loss ( non si possono avere la botte piena e la moglie ubriaca ) perchè gli swing intraday sono ampi in quanto approcciano i livelli di supporto e di resistenza ( rilevati graficamente e dall’insieme dei volumi sviluppati) abbastanza distanziati tra loro. Nel grafico sono evidenziate le zone in cui vi sono state distribuzioni e accumuli e ritengo ancora plausibile che siamo in seno ad una correzione e non ad un cambio di tendenza. Ora la situazione è pero’ compromessa e sembra che i prezzi siano destinati al loro target finale poichè anche il 61.8% di fibo è stato perso ( con la rottura dei 1960 dove i prezzi erano rimbalzati venerdi per il suo ritest ). Chiaramente i minimi evidenziati nel secondo grafico fatti in agosto e settembre sono i migliori per approcciare il mercato con poco rischio per stoppare tutto sotto 1845 ( eventualità a cui attribuisco molte meno possibilità di quelle di un rimbalzo dai minimi della congestione di accumulo ). Livelli importanti nel breve ( grafici e di volumi ) di supporto sono 1906/1910 , 1901 poi 1890, 1860/1865 , resistenze 1930/1932 e 1943/45 poi il 1964 testato ieri in pull back sul 61.8% rotto nel ribasso.