TRIPLE WITCHING DAYS: IL GIORNO DELLE TRE STREGHE

Scritto il alle 9:12 da Bruno Nappini

Domani è giornata di scadenza trimestrale, il cosiddetto giorno delle Tre Streghe, che poi in realtà sono quattro, poichè scadranno tutti i contratti Settembre di Opzioni su Azioni, Opzioni su Indici, Future su Indici e Future su Azioni.

Inizia dapprima il nostro Ftsemib alle ore 9.02, si continua poi con Eurostoxx50 alle ore 12,00, dopo è il turno del Dax alle ore 13,00, ed infine, alle 15.30 S&P500.

Andiamo a vedere come si presenta il mercato delle opzioni a questo importante appuntamento, se ci troviamo in una zona di eccesso o se, come spesso accade, gli operatori hanno accompagnato il mercato con opportune correzioni e rollover, cercando sempre di rimanere ben centrati con il proprio portafoglio.

Iniziamo con il Ftsemib dove si nota come, negli ultimi 7 giorni di borsa, sono aumentate le opzioni call e sono invece state chiuse opzioni put a strike 21500 e rollate più in basso a strike 20500.

In tutti i casi la funzione di ripartizione a destra ci evidenzia come il mercato si trovi assolutamente al centro cella propria area di indifferenza confermando, appunto, che il mercato delle opzione ha tutto l’interesse a non muoversi troppo da queste aree di prezzo.

Su S&P500 notiamo come, negli ultimi sette giorni, a fronte di chiusure di put su strike Atm ed  Itm, ci sono stati nuovi ingressi a partire da strike lontanissimi. In tutti i casi, il grafico della ripartizione ci conferma una situazione di perfetto bilanciamento.

Su Eurostoxx50, invece, a farla da padrone negli ultimi sette giorni di borsa, sono state le notevoli chiusure di put, sia atm che otm. Tutto questo alleggerimento ha comunque consentito agli operatori di rimanere all’interno della propria area di indifferenza come ben si vede dal grafico della ripartizione a destra.

Anche sul Dax sono evidenti le forti chiusure di put un pò su tutti gli strike e l’importante aumento della componente call a strike 13000 e 13600. Tutto questo ha portato gli operatori a rientrare all’interno della propria area di equilibrio dove il maggior numero di opzioni put e call scadrebbero senza valore.

Conclusioni: su tutti i mercati gli operatori, sulla scadenza Settembre, sono riusciti a mantenere saldo il controllo dei propri portafogli rimanendo sempre confinati all’interno delle cosiddette aree di rischio che si trovano fuori da Va+40 e Va-40 dei relativi grafici della ripartizione. Tutto questo ha avuto effetti evidenti soprattutto sulla componente volatilità che, anche durante il forte ribasso del 13 Settembre, non ha mai raggiunto picchi importanti, ma anzi, addirittura su S&P500, l’indice che in un solo giorno è riuscito a rompere 3 deviazioni standard al ribasso, è addirittura diminuita.

Fonte: https://www.sunnymoney.it/

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