Contratti e posizionamenti a mercato.

Scritto il alle 8:52 da Bruno Nappini

ORE 7.40

Ancora segnali di forza su tutti gli indici azionari ma, come vedremo, su alcuni di essi gli operatori stanno riposizionando il rischio.
Sulle Mibo le call 23000 movimentate ieri in apertura sono state coperte da superiori quantità di put stesso strike e da un nuovo e significativo aumento di contratti future arrivati alla cifra di 136k.
Sullo Stoxx invece è significativa la presa di profitto sui future che diminuiscono di circa ottomila contratti. A fronte di questa chiusura si registra l’inevitabile chiusura delle call rimaste incastrate a 3650 e 3675. Aperture poi di nuove posizioni put a partire da strike 3650 e di call a partire da strike 3700.
Su Dax diminuzione della pressione dei future che scendono di quattromila contratti. Rollaggi di put da strike 12700 a strike 13000 e chiusure di call a 13000 e 13200 con nuovi ingressi a 13300.
Su S&p forte aumento della pressione del future aumentati di circa 9500 contratti. Chiusura di call 3000 e nuova apertura a strike 3140 e 3200. Infine sul lato put si registrano nuovi ingressi sull’area supportiva principale a strike 3000 e su quella secondaria a strike 3060.

A dieci giorni dalla scadenza Novembre andiamo a vedere come si sono mossi gli operatori nelle ultime due/tre settimane di borsa.
Come è chiaro dalle immagini il rischio è stato aumentato quasi esclusivamente sul lato put e lasciato spazio sul lato call. Inoltre, come si vede dai diagrammi dei future, le posizioni call che sono andate giornalmente itm sono state coperte ampiamente dal forte aumento di contratti future.
In tutti i casi in questi ultimi giorni, come spesso succede sul mercato delle opzioni, gli operatori si sono quasi completamente ricentrati all’interno dei rispettivi profili di rischio visualizzabili con la funzione di ripartizione.
Il Dax è attorno a 40%, lo Stoxx è proprio all’interno del crossover, il Fib a circa il 55% e S&p centratissimo nell’area di minus pain.
Letta così la funzione di ripartizione ci visualizza uno scenario leggermente diverso rispetto alla lettura sul totale delle posizioni a mercato. Ma noi dobbiamo ricordare che sono i posizionamenti effettuati gli ultimi giorni quelli ricchi di gamma e suscettibili di ricoperture e movimentazioni veloci del sottostante e quindi le più veritiere per le nostre letture.
Il quadro che ne esce fuori è che, dopo l’iniziale forte movimento rialzista partito i primi giorni di ottobre quando la funzione di ripartizione era arrivata a battere oltre il 70% di opzioni put itm, gli operatori si sono adeguati alle circostanze riposizionandosi, sotto scadenza, all’interno della cosiddetta area neutra di minus pain.

Sulla scadenza Dicembre, che vedremo in modo più approfondito nei prossimi giorni, gli operatori stanno rimodellando il Pain allontanando il rischio sul lato call, spostandosi su strike più lontani, chiudendo contratti sugli strike atm ed aumentando la pressione sul lato put.
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