Analisi settimanale FtseMib

Scritto il alle 17:59 da Bruno Nappini

Messa da parte l’importante scadenza trimestrale del 21 Dicembre dove erano in scadenza il Future, le Opzioni sul Future e le Opzioni su Azioni passiamo ad analizzare come si stanno preparando gli operatori per il nuovo anno ed in particolar modo per la scadenza del 18 Gennaio 2019.
Il prezzo Settlement del mercato Idem è stato di 18434, tale livello ha fatto diventare ITM ben il 60% delle opzioni put in scadenza. E’ comunque opportuno ricordare come gli operatori le tenevano coperte ormai da diverse settimane: ingressi short sulla parte superiore della distribuzione volumetrica giornaliera e chiusura delle posizioni sulla parte bassa della distribuzione con evidenti prese di profitto.
Anche analizzando come il market maker quotava i prezzi delle opzioni ci siamo trovati di fronte ad un mercato che ha rispettato perfettamente le loro previsioni di movimento: basta leggere il post del 15 dicembre dove avevamo calcolati i range possibili di estensione della volatilità sia storica che implicita per trovare conferma di come la discesa è stata accompagnata da una mano sapiente.
Per avere un quadro generale il più dettagliato possibile ho messo sotto la distribuzione delle opzioni sulla scadenza Dicembre dove il crossover della distribuzione è pian piano sceso dagli originari 21000 ai definitivi 20250 per poi chiudere sulla parte esterna del crossover.
A futura memoria il grande numero di Future utilizzati a mercato: Da 100.000 a 120.000 open interest, numeri francamente mai visti nella nostra piccola borsa.

Osserviamo invece come si sono posizionati gli operatori professionali sulla prossima scadenza Gennaio.
Vi ricordo che abbiamo monitorato Gennaio per tutto il mese passato notando appunto che gli operatori hanno rivisto al ribasso le loro posizioni in opzioni. Il crossover di partenza della distribuzione era, a novembre, intorno a 19750, invece adesso è già stato portato nei pressi di 19000. Al momento le put Itm sono circa 35/40%.
Essendo il mercato in area 35/40% della ripartizione, possiamo considerare la nuova scadenza ancora all’interno del proprio range di equilibrio. Infatti come prova è bastato vedere come i future sulla scadenza sono diminuiti di oltre 25000 pezzi arrivando a “soli” 77.417 future a mercato.
Questa indicazione sarà la più importante da monitorare poichè ogni aumento di open interest del future, visto che siamo in area put, potrebbe essere di preavviso per nuovi minimi, mentre una sua diminuzione potrebbe permettere il recupero al rialzo dei prezzi togliendo appunto pressione ribassista al mercato.

Analizziamo nel dettaglio la movimentazione dell’ultima settimana di contrattazioni dove gli operatori hanno molto probabilmente riposizionato il loro rischio a mercato rispetto alla scadenza appena avvenuta.
Importanti ingressi di Call a partire dallo strike 19500 per poi trovare i massimi numeri a 20000 e 20500 che premono al ribasso le quotazioni del nostro indice.
Ancora molto gettonati gli strke di put 18500 e 18000 al quale vediamo aggiungere per la prima volta ingressi di un certo livello su strike molto otm di put a 16500.
Il mercato sta appunto elaborando nuovi livelli di supporto visto che, oltre a 18500, ma soprattutto 18000, è in importante aumento lo strike 16500. Niente da segnalare invece sul lato resistenze sempre a 19500/20000.
Interessante anche il posizionamento di call atm a strike 18500 a formare una sorta di straddle con rapporto 2 a 1.

Rimanendo sempre nel campo dei numeri nudi e crudi che non lasciano spazio a particolari interpretazioni passiamo ora ad analizzare, grazie a volatilità implicita e storica, cosa il mercato sta prezzando.
Abbiamo chiuso la settimana con un lieve aumento di volatilità implicita arrivata al 25% e una piccola diminuzione della volatilità storica arriva a battere 21,4%.
Usando il prezzo di chiusura e la volatilità su un frame sia giornaliero che settimanale cerchiamo di sapere quali sono le estensioni di prezzo che il mercato sta quotando:

VSG (volatilità storica con frame giornaliero) escursione media 240 punti e DS a 17885 e 18360
VSS (volatilità storica con frame settimanale) escursione media 530 punti e DS a 17600 e 18645

VIG (volatilità implicita con frame giornaliero) escursione prezzata 285 punti e DS a 17495 e 18750
VIS (volatilità implicita con frame settimanale) escursione prezzata 630 punti e DS a 17495 e 18750

Simulazione Montecarlo con 50000 lanci casuali rimanda che nel 68,5% dei casi il prezzo, nella prossima settimana, dovrebbe rimanere tra 17425 e 18815 ed ha il 15,1% di probabilità di rompere al ribasso ed il 16,4% di rompere al rialzo.
Sotto il motore Montecarlo e la graficazione dei 4 livelli di prezzo.

Graficamente comunque la situazione sembra piuttosto compromessa e l’ultima chiusura non ha fatto altro che decretare la rottura al ribasso uscendo da un’area di accettazione tra 18350 e 19670.
Utilizzando una semplice proiezione del range troviamo il probabile target ribassista a circa 17065.
A questo livello di prezzo ci troveremo in una situazione di vero ipervenduto con oltre il 70% di Put diventate itm e coperte inevitabilmente da numerosi ingressi di future short che creeranno un ulteriore importante aumento di open interest.
Volatilità alle stelle, prezzi delle opzioni fuori controllo, market maker che appare e scompare, queste è la classica situazione da swindle trading dove si compra delta atm vendendo costosissimo vega otm.
Non sappiamo ovviamente se il mercato raggiungerà o meno questi target, ma l’importante è sapere quando si può premere l’acceleratore del mercato: al momento bisogna viaggiare a vista essendo appunto ai margini di una nuova area di indifferenza.

Auguro a tutti Buone Feste, ci leggiamo il prossimo anno.
https://swindletrading.weebly.com/

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